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Costruita nel 1730 per volere di Papa Clemente XII, poco lontano dalla Capradosso antica, fu abbandonata a causa di frane e smottamenti che avevano reso inagibile il vecchio castello.
Poche sono le notizie storiche che sono giunte fino a noi causa la perdita degli archivi a seguito dell'abbandono sopracitato; si sa che fu libero comune fino all'aggregazione con Rotella, in seguito all'Unità d'Italia. La nobile famiglia ascolana dei Gabrielli godeva del titolo di Conti di Capradosso.
Il borgo si concentra attorno alla piazza principale dove si affacciano la chiesa di Santa Lucia e gli edifici di rappresentanza; da questo spazio si diramano le scalinate che risalgono verso la zona alta, mentre altre vie convergono sulla piccola piazza bassa, poco distante dalla chiesetta di San Rocco.
Famosa per i suoi castagneti, in Ottobre vi si organizza una famosa sagra dedicata a questo ed ad altri prodotti tipici della montagna.
L'abitato, che sorge lungo le pendici del monte dell'Ascensione, gode di una privilegiata vista panoramica che spazia dal litorale alle colline marchigiane e abruzzesi, oltre ad essere un'ottima base di partenza per le escursioni fra i boschi circostanti.

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